Tra le sue numerosissime opere si ricordano raccolte poetiche, drammi prosastici e monografie che coprono, in un torno di sessantanni, gli eventi e le fasi più controverse dei mutamenti storici della nostra società. Si citano, solo per una breve sinossi, alcune opere che, finanche dalla datazione, ben testimoniano la lunga fedeltà all’espressione lirico-intellettuale: Con le mani in croce (1962); La mania del coltello (1963); Un paese e una ragazza (1964); 12 mesi con la ragazza (1964); La morte e il Sud (1971); Dialoghi all’esca (1989); To erase, please? (1990); L’orto del poeta (1991); Alpomo (2000); Resurrectio (2004); A Riccardo (e agli altri che verranno) (2015). Aggiungiamo pochi esemplari della sterminata messe di monografie che comprendono soggetti letterari e artistico-figurativi: si va da Un silenzio che grida (1968) e Andare a quadri (1975) fino alla recentissima monografia Nino Ferraù (2016), passando per le analitiche prose dedicate alla produzione italiana, inglese e francese. Fin dal 1983, il mondo accademico ha ben rilevato, attraverso un numero sempre più cospicuo di studi scientifici, la levatura delle qualità dell’artista e del critico.
I rapporti epistolari intrattenuti dal poeta anoiano-pometino con i maggiori rappresentanti della cultura hanno permesso la nascita di carteggi di chiaro interesse storico. L’archivio defeliciano, parzialmente devoluto in forma di fondo alla Biblioteca Ugo Tognazzi di Pomezia, costituisce uno strumento essenziale per la ricerca scientifico-filologica da condurre nell’ambito della letteratura italiana moderna e contemporanea. La statura intellettuale dello scrittore è altresì comprovata dalla fortuna delle sue opere, tradotte in francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, coreano, cinese e russo e inserite, anche sotto forma di sillogi, in prestigiose antologie quali, ad esempio, Azimut e la rinomatissime World Poetry, L’Altro Novecento e l’almanacco internazionale World Poetry Yearbook 2013. A conforto del valore di questa produzione, nel 2006, l’ International Poetry Translation and Research Centre. The Journal of World Poets Quarterly–Multilingual–Cina, ha proposto Domenico Defelice quale candidato italiano al Premio Nobel per la Letteratura.
Ultimo Aggiornamento: 07 Agosto 2018